Manipolazione delle risposte al danno a carico del DNA mediate da virus oncolitici: sinergia con la chemioterapia nella distruzione delle cellule staminali di glioblastoma
Benché sia l’agente alchilante Temozolomide ( Temodal ) sia i virus oncolitici siano promettenti per il trattamento del glioblastoma, che rimane un tumore ad esito letale, l’efficacia della combinazione dei due trattamenti e il meccanismo della loro interazione con le cellule staminali tumorali restano sconosciuti.
Uno studio ha valutato l’efficacia del trattamento combinato con Temozolomide e il virus herpes simplex oncolitico ( oHSV ) G47delta nella distruzione delle cellule staminali di glioblastoma, utilizzando analisi di Chou-Talalay, immunoistochimica e microscopia a fluorescenza e saggio comet.
Il ruolo delle rotture della doppia elica di DNA indotta dal trattamento, l’attivazione delle risposte al danno al DNA e la replicazione virale dovute al trattamento nell’interazione citotossica tra G47delta e Temozolomide è stato esaminato mediante un pannello di inibitori farmacologici e con knockdown dei pathway di riparazione del DNA mediante short-hairpin RNA ( shRNA ).
La sopravvivenza di topi atimici ( n=6-8 topi per gruppo ) portatori di glioblastomi derivati da cellule staminali di glioblastoma trattati con la combinazione di G47delta e Temozolomide è stata analizzata con il metodo di Kaplan-Meier e valutata con un log-rank test a 2 code.
La combinazione di G47delta e Temozolomide ha agito in modo sinergico nel distruggere le cellule staminali di glioblastoma ma non i neuroni, con associata una forte induzione di danno al DNA.
Studi farmacologici e di knockdown con shRNA hanno suggerito che la forma attivata di ATM ( ataxia telangiectasia mutated ) è un mediatore cruciale di questa sinergia.
ATM attivato si è rilocalizzato nei compartimenti di replicazione del DNA di HSV ( virus herpes simplex ), dove probabilmente stimola la replicazione di oHSV, e non può partecipare alla riparazione del danno al DNA indotto da Temozolomide.
La sensibilità a Temozolomide e la sinergia con G47delta è diminuita con l’espressione di O(6)-metilguanina-DNA-metiltransferasi ( MGMT ) e con il knockdown di MSH6.
Il trattamento di combinazione G47delta e Temozolomide ha allungato la sopravvivenza dei topi portatori di tumori intracranici derivati da cellule staminali, portando a remissione a lungo termine in 4 topi su 8 ( sopravvivenza mediana=228 giorni; G47delta da solo vs G47delta più Temozolomide, hazard ratio per la sopravvivenza, HR=7.1, P=0.003 ) a dosi di Temozolomide utilizzabili nei pazienti.
In conclusione, la combinazione di G47delta e Temozolomide agisce in modo sinergico nel distruggere le cellule staminali di glioblastoma attraverso la manipolazione delle risposte al danno al DNA mediata da oHSV.
Questa strategia è altamente efficace in modelli preclinici. ( Xagena2012 )
Kanai R et al, J Natl Cancer Inst 2012; 104: 42-55
Onco2012 Neuro2012 Inf2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Studio IMROZ: Isatuximab associato a Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte nel mieloma multiplo di nuova diagnosi non-eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche
I dati dello studio di fase 3 IMROZ hanno dimostrato che Isatuximab ( Sarclisa ) in combinazione con lo standard...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
I marcatori di malattia residua misurabili specifici per il paziente predicono l’esito nei pazienti con sindrome mielodisplastica e malattie correlate dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche
La recidiva clinica rappresenta la principale minaccia per i pazienti con sindrome mielodisplastica ( MDS ) sottoposti a trapianto di...
Consolidamento con Blinatumomab post-trapianto autologo di cellule staminali in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B
Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...
Trecondi a base di Ttreosulfan come trattamento di condizionamento prima del trapianto di cellule staminali ematopoietiche
Trecondi, il cui principio attivo è Treosulfan, è un medicinale somministrato ai pazienti prima di un trapianto di midollo osseo...
Immunogenicità attenuata dei vaccini SARS-CoV-2 e fattori di rischio nei riceventi il trapianto di cellule staminali
L’immunogenicità della vaccinazione contro il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave ( SARS-CoV-2 ) è ridotta nei pazienti sottoposti...
Brentuximab vedotin più Nivolumab dopo trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per i pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio
Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...
Induzione, consolidamento e mantenimento di Carfilzomib con o senza trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi: analisi di sottogruppo citogenetico dello studio FORTE
I pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi e anomalie citogenetiche ad alto rischio ( HRCA ) rappresentano un'esigenza medica...